La pesca commerciale è l'attività di ricerca e di cattura dei prodotti ittici in genere al fine di commercializzarli sul mercato ittico all'ingrosso o al dettaglio; essa è caratterizzata e particolareggiata a seconda delle tradizioni locali delle varie città che si affacciano sul mare.
In Italia, per intraprendere tale attività economica attraverso l'identificazione del prodotto che s'intende pescare si commissiona l'imbarcazione ad un maestro d'ascia o la si acquista, si acquista l'attrezzatura idonea e si richiede una licenza di pesca al Ministero delle politiche agricole e forestali specificando il tipo di pesca che si vuole esercitare nel compartimento prescelto.
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La pesca commerciale si può differenziare in diverse tipologie:
pesca locale
piccola pesca costiera
pesca costiera ravvicinata
pesca meditterranea o d'altura
Ciascuna di queste sottocategorie comporta l'utilizzo di imbarcazioni più o meno grandi.
Il settore della pesca commerciale è stato oggetto negli anni, al pari di quello agricolo, di numerosi provvedimenti e direttive da parte dell'Unione Europea sulla base degli articoli 32-38 del Trattato UE (e successive modifiche) che regolano il mercato comune nel settore agricolo e della pesca.
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Le normative europee regolano dettagliatamente lo svolgimento dell'attività e del mercato ittico ad esempio tramite la definizione delle modalità di fissazione dei prezzi di alcuni prodotti ittici o con la fissazione di quantità contingentate di cattura e modalità di gestione degli stock. L'Unione è poi intervenuta nel settore anche con numerose fonti di finanziamento, ad esempio sotto forma di fondi strutturali, tra i quali lo "Strumento finanziario di orientamento della pesca" - SFOP ed il "Nuovo Fondo europeo per la pesca" - FEP.
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